Cattiva digestione: da cosa dipende e come migliorarla

Articolo aggiornato il 6 Gennaio 2024

La digestione è un processo chimico e meccanico attraverso cui le macromolecole ingerite con il cibo vengono scomposte in sostanze più semplici. 

Così facendo, il corpo riesce ad assorbire tutti i macronutrienti necessari per le funzioni vitali dell’organismo.

Devi sapere che la digestione, nel suo senso lato, inizia dalla bocca, dove gli enzimi digestivi della saliva scompongono il cibo in sostanze più piccole.

Passando per l’esofago, esse arrivano allo stomaco, dove vengono ulteriormente spezzettate dagli acidi grassi ed enzimi digestivi. 

Il processo di digestione termina nell’intestino tenue.

Qui, in seguito all’azione delle ghiandole intestinali, del pancreas e della cistifellea, l’insieme delle proteine, grassi e carboidrati vengono scomposti in molecole semplici. 

Queste ultime vengono poi assorbite dalle pareti dell’intestino tenue e trasportate nel sangue: le sostanze di scarto vengono convogliate nell’intestino crasso. 

Nel seguente articolo analizzeremo tutte le principali cause della cattiva digestione, dai sintomi fino agli accorgimenti per risolvere il problema.

Se, invece, sei più interessato/a a sapere come favorire la buona digestione, leggi la nostra guida completa: Consigli e rimedi per una buona digestione.

Tabella dei Contenuti

Cos'è la dispepsia?

La dispepsia, comunemente nota come cattiva digestione, racchiude un insieme di sintomi gastrointestinali che impattano negativamente sulla funzionalità digestiva dell’individuo. 

Questa condizione è caratterizzata da sensazioni di fastidio o dolore nella parte superiore dell’addome, spesso accompagnate da gonfiore, eruttazioni, nausea e, talvolta, nausea

Da una ricerca condotta da Healt Search, l’Istituto di ricerca della S.I.M.G., è emerso che l’incidenza di dispepsia nella popolazione italiana è in crescita: si è passati dallo 3,63% del 2011, al 5,42% nel 2020

Ciò è dovuto alle abitudini alimentari e gli stili di vita moderni, in cui il consumo frequente di cibi elaborati, grassi e speziati, unito a ritmi di vita frenetici che spesso conducono a pasti irregolari e veloci, contribuisce significativamente alla manifestazione dei sintomi.

La dispepsia può essere occasionale, legata a specifici alimenti o abitudini, oppure cronica, dovuta a condizioni mediche più serie

È importante comprendere che la dispepsia non è una malattia di per sé, ma il sintomo di molte possibili condizioni, che possono variare dalle citate abitudini alimentari scorrette a patologie più gravi, come l’ulcera peptica, la gastrite, il cancro del tratto gastrointestinale superiore ecc.

Il ruolo dell'industria alimentare moderna

Cibi causa di cattiva digestione

L’industria alimentare moderna gioca un ruolo cruciale nell’incremento dei casi di dispepsia. Infatti, il consumo e la produzione di prodotti trasformati e industriali è in netto aumento.

Questi alimenti, ricchi di grassi, zuccheri, additivi e conservanti, possono alterare l’equilibrio digestivo, portando a un aumento della frequenza e della gravità dei sintomi dispeptici

Inoltre, la produzione alimentare su larga scala tende a privilegiare la convenienza e la durata di conservazione a scapito della qualità, contribuendo così a una dieta meno equilibrata e più propensa a causare dispepsia.

Ma le cause della cattiva digestione non finiscono qui!

Le cause della cattiva digestione

Le cause della cattiva digestione, o dispepsia, sono variegate e spesso interconnesse. Vediamo le più comuni!

Alimentazione sregolata

Un’alimentazione sregolata, caratterizzata da un eccessivo consumo di grassi e zuccheri raffinati e un’insufficiente assunzione di fibre, incide negativamente sulla digestione. 

I grassi richiedono più tempo per essere digeriti, rallentando il processo complessivo e causando sensazioni di pesantezza e pienezza. I zuccheri raffinati, d’altra parte, possono provocare sbalzi dei livelli di zucchero nel sangue, influenzando negativamente la motilità intestinale. La mancanza di fibre, essenziali per il regolare transito intestinale, può portare a stitichezza, aggravando ulteriormente la cattiva digestione.

Stress e mancanza di esercizio fisico

Lo stress e la mancanza di esercizio fisico possono avere un impatto negativo sulla digestione. Lo stress, in particolare, può causare un aumento della produzione di acido gastrico e spasmi intestinali, portando a sintomi come bruciore di stomaco, gonfiore e irregolarità intestinale

L’attività fisica regolare, invece, aiuta a stimolare la motilità intestinale e migliora la circolazione sanguigna nel tratto gastrointestinale, facilitando una digestione più efficace e riducendo il rischio di disturbi correlati.

Fumo e alcol

Il fumo e l’alcol possono causare significativi danni alla mucosa dello stomaco, causando così cattiva digestione

Il fumo riduce la produzione di bicarbonato e muco, essenziali per proteggere la mucosa gastrica dall’acido dello stomaco. L’alcol, invece, può provocare un aumento della produzione di acido gastrico e ridurre la capacità dello stomaco di proteggersi, portando a infiammazioni (gastrite) e, in casi più gravi, a ulcere

Queste sostanze alterano anche la motilità gastrica, compromettendo la normale digestione e aumentando il rischio di disturbi digestivi.

cattiva digestione dovuta al fumo di sigaretta

Condizioni preesistenti

Le condizioni mediche preesistenti come la celiachia, la pancreatite, la dispepsia funzionale o la sindrome dell’intestino irritabile includono la cattiva digestione tra i loro sintomi.

La celiachia, per esempio, causa un’infiammazione dell’intestino tenue in risposta al glutine, alterando l’assorbimento dei nutrienti. La pancreatite può influenzare la produzione di enzimi digestivi, compromettendo la decomposizione e l’assorbimento dei nutrienti. La dispepsia funzionale e la sindrome dell’intestino irritabile sono legate a disfunzioni nella motilità intestinale, correlate alla cattiva digestione.

Controindicazioni di farmaci

L’uso di farmaci come antiacidi, lassativi, antibiotici, antinfiammatori non steroidei, integratori di ferro e teofillina, ecc., può essere causa di cattiva digestione. 

Questi farmaci possono alterare l’equilibrio della flora intestinale, essenziale per una buona digestione, e impattare negativamente sulla funzione digestiva

Come hai potuto scoprire, i motivi che causano una cattiva digestione sono riconducibili a cause e motivi estremamente vari.

Proprio per questo motivo, il primo consiglio che diamo a tutti i nostri pazienti è cercare di preferire una dieta sana ed equilibrata, facendo esercizio fisico in modo regolare

Per qualsiasi dubbio o necessità, non esitare a contattare la Farmacia!

I sintomi della cattiva digestione

Donna soffre di mal di pancia sintomo di cattiva digestione

I sintomi della cattiva digestione possono essere più o meno gravi e fastidiosi, a seconda dei casi.

Tra questi, troviamo:

  • sensazione di pesantezza e gonfiore allo stomaco: questi sintomi sono comuni e possono derivare da un inadeguato svuotamento dello stomaco o da un’anomala tendenza del cibo di risalire lungo l’esofago;
  • bruciore di stomaco e acidità: causati dall’accumulo di acidi grassi che possono risalire nell’esofago;
  • nausea e stitichezza: spesso presenti in chi soffre di cattiva digestione;
  • stanchezza: può manifestarsi a causa dell’impegno richiesto all’organismo per processare e digerire il cibo;
  • alitosi, eruttazioni, meteorismo e flatulenza: sintomi correlati all’eccessiva produzione di gas nel tratto digestivo;
  • reflusso gastroesofageo: causa bruciore all’esofago in seguito alla risalita di succhi gastrici;
  • sonnolenza: può essere un sintomo associato alla cattiva digestione, soprattutto dopo i pasti;
  • dolore addominale diffuso: può derivare da vari disturbi digestivi;
  • mal di testa e emicrania: in alcuni casi, i disturbi digestivi possono essere associati a mal di testa, specialmente in condizioni come la sindrome dell’intestino irritabile e la celiachia;
  • vertigini: anche se meno comuni, possono essere associate a episodi di cattiva digestione.

Naturalmente, tutti questi sintomi possono essere aggravati da molti fattori esterni, come una dieta sregolata, il consumo di alcol, cibi piccanti, bevande gassate, il fumo o lo stress eccessivo.

Come curare la cattiva digestione

Curare la cattiva digestione è possibile!

Infatti, attraverso diversi approcci e rimedi, sia naturali che farmacologici, è possibile intervenire direttamente sulle cause alla base del disturbo. Ecco alcuni consigli:

  • condurre una dieta sana ed equilibrata: preferire una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre. Limitare l’assunzione di cibi grassi, fritti, e zuccherati;
  • fare esercizio fisico regolare: aiuta a migliorare la funzione intestinale e digestiva;
  • idratarsi adeguatamente: bere abbondante acqua per favorire la digestione e idratare il tratto gastrointestinale;
  • masticare lentamente: aiuta il corpo a digerire meglio il cibo;
  • rimedi naturali: alcuni rimedi naturali efficaci includono tisane digestive, come quelle a base di semi di finocchio e rosmarino, carciofo, o camomilla, melissa e valeriana. L’uso di prodotti a base di erbe (fitoterapici) può essere utile in caso di difficoltà digestive o pesantezza​​​​​​;
  • utilizzare una borsa dell’acqua calda: posizionare una borsa dell’acqua calda sull’addome può rilassare i muscoli in tensione e favorire la digestione​​​​;
  • uso di antiacidi e farmaci: in caso di sintomi estemporanei, l’assunzione di antiacidi come il bicarbonato di sodio può essere un rimedio rapido ed efficace. Anche l’uso di integratori e farmaci specifici può essere utile, soprattutto se i disturbi sono frequenti o persistenti;
  • evitare alimenti che possono causare cattiva digestione: è consigliabile ridurre o eliminare il consumo di cibi grassi, fritti, elaborati e ricchi di zuccheri.

Seguire questi suggerimenti può aiutarti a curare la cattiva digestione e ridurre i disturbi correlati. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un medico prima di iniziare qualsiasi nuovo trattamento o regime alimentare, specialmente in presenza di condizioni mediche preesistenti.

Perché è importante svuotare lo stomaco per prevenire la cattiva digestione?

Oltre che a prevenire la cattiva digestione, svuotare lo stomaco in modo regolare contribuisce alla salute e al benessere del corpo nel suo insieme.

In particolare, svuotare lo stomaco facilita la digestione e l’assorbimento delle sostanze nutritive, con una funzione preventiva a livello di bruciore di stomaco, reflusso gastroesofageo e disturbi digestivi generali. 

Inoltre, avere lo stomaco vuoto può contribuire a migliorare la qualità del sonno

Devi sapere infatti che, quando si dorme, il metabolismo rallenta e lo stomaco tende a svuotarsi più lentamente

Ecco perché un eccesso di cibo nello stomaco potrebbe originare problemi e disturbi come reflusso, bruciore e apnea notturna.

Astrumdigest, l'integratore per curare la cattiva digestione

Anche gli integratori alimentari possono essere di grande aiuto nel curare la cattiva digestione!

Astrumdigest è un integratore alimentare a base di cardo e genziana, utili per favorire la funzione digestiva. Il cardo mariano, inoltre, favorisce le funzioni depurative dell’organismo

Nel dettaglio, gli ingredienti principali di Astrumdigest sono:

  • Amilasi: ha la funzione di rompere le molecole di carboidrati complessi presenti negli alimenti (amido e glicogeno) trasformandole in molecole di zucchero più semplici che potranno essere assorbite dall’organismo;
  • Proteasi: ha la funzione di scomporre le proteine alimentari in amminoacidi;
  • Glucoamilasi: permette di assimilare il glucosio dalle molecole di amido;
  • Lipasi: ha la funzione di scomporre i trigliceridi in grassi acidi liberi e glicerolo;
  • Cellulasi: enzima utile alle persone che non riescono a tollerare un’alimentazione troppo ricca di fibre;
  • Lattasi: ha la funzione di scindere il lattosio in zuccheri assimilabili;
  • Noce: ha azione anti infettiva e regolatoria sull’intestino, specifica anche per l’insufficienza pancreatica promuovendo la regolazione della secrezione dell’insulina e favorendo quindi il controllo della glicemia;
  • Genziana: il principio attivo amarogentina stimola i recettori gustativi aumentando la secrezione gastrica e salivare contribuendo a migliorare l’appetito e la digestione.

Ti consigliamo anche Enterolactis Plus Capsule, un integratore alimentare a base di probiotici di origine umana.

Tutti i nostri prodotti sono notificati al Ministero della Salute e riconosciuti dall’Azienda Italiana del Farmaco, in linea con le indicazioni ufficiali della farmacopea dell’Unione Europea.

In conclusione...

La dispepsia, o cattiva digestione, è un disturbo comune influenzato da molteplici fattori.

Comprendendo le cause e adottando le corrette misure, come una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare, idratazione adeguata, e l’utilizzo di integratori alimentari, è possibile gestire efficacemente la cattiva digestione

Per una diagnosi accurata e un trattamento appropriato è fondamentale consultare un professionista sanitario!

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Dott. Giancarlo Nazzi

Laureato in Farmacia con formazione plurisettoriale ed esperienze professionali in veste di Informatore Medico-Scientifico del Farmaco e ricerche di mercato a Monza.