Allergia ai pollini: cause e rimedi

L’allergia ai pollini è un disturbo molto diffuso. La primavera e l’estate sono le stagioni più a rischio a causa delle temperature elevate che provocano una concentrazione notevole di polline nell’aria. In alcuni periodi sono presenti all’incirca mille granuli di polline per metro cubo, una quantità enorme se pensiamo che ne sono sufficienti cinque per scatenare una reazione allergica.

Non trascuriamo inoltre il fattore pioggia, un elemento sempre meno presente nei periodi più caldi: le precipitazioni infatti favoriscono l’eliminazione del polline nell’aria, facendolo depositare a terra.

In linea generale, una volta sviluppata, l’allergia non scompare. Tuttavia, è possibile trattare i sintomi attraverso l’utilizzo di farmaci e rimedi naturali che aiutano a alleviare i disturbi più fastidiosi.

Indice

Polline e allergia

Il polline è una sottile polvere giallastra emessa dalle piante durante il periodo riproduttivo, un lasso di tempo che ovviamente cambia da una pianta all’altra e non solo.

Negli ultimi decenni i repentini cambiamenti climatici hanno influenzato in modo sostanziale i cicli vitali della maggior parte delle specie vegetali per cui è possibile soffrire di allergie in qualsiasi stagione.

Per comprendere la stretta relazione che intercorre tra pollini e allergie occorre suddividere gli stessi in due categorie:

pollini anemofili: in questo gruppo rientrano i pollini trasportati dal vento. La loro caratteristica è quella di essere leggeri e di piccole dimensioni per cui non solo possono essere trasportati fino a centinaia di chilometri di distanza dalla pianta ma penetrano molto facilmente nelle vie aeree superiori.

pollini entomofili: sono quelli trasportati di fiore in fiore dai piccoli insetti e hanno un potere allergenico minore rispetto al primo gruppo.

Ma come fa il polline a provocare una reazione allergica?

Il nostro sistema immunitario ha il compito di difendere il corpo dagli agenti patogeni: li identifica come “nemici” perché sono in grado di provocare malattie e infiammazioni.

Nel caso delle persone allergiche, il sistema immunitario riconosce il polline come un intruso pericoloso da combattere e per questo motivo inizia a produrre delle sostanze chimiche per renderlo innocuo.

Attenzione però: per essere definiti “soggetti allergici” non basta la presenza della classica sintomatologia. La diagnosi effettiva può essere fatta esclusivamente dallo specialista che sottoporrà il paziente ai test ematici e cutanei come il Prick test, il Patch o il cutaneo intradermico.

pollini di betulla

I sintomi dell’allergia al polline

I sintomi dell’allergia al polline possono variare in intensità a seconda della persona e della quantità di polline presente nell’aria.

In generale, i sintomi si verificano durante la stagione di fioritura delle piante che causano l’allergia al polline, che varia a seconda della zona geografica.  

In linea di massima però i disturbi più diffusi sono:

  • Naso che cola o congestionato
  • Starnuti frequenti
  • Prurito al naso, alla gola o agli occhi
  • Lacrimazione e arrossamento degli occhi
  • Tosse
  • Mal di testa
  • Affaticamento
  • Irritazione della pelle
  • Respiro sibilante o difficoltà respiratorie in casi più gravi

Il polline inoltre può anche aggravare i sintomi dell’asma per cui la persona allergica soffre di tosse secca e persistente, mancanza di respiro e può comparire anche il caratteristico sibilo tipico della malattia asmatica.

Effetti dell'allergia al polline

L’allergia al polline è un disturbo che influisce negativamente non solo sulle attività quotidiane ma anche sul benessere notturno.

I principali effetti sulla vita di tutti i giorni generati dai sintomi analizzati nel precedente paragrafo sono:

  1. Affaticamento e irritabilità: l’allergia al polline può causare anche affaticamento e irritabilità, che possono influire sulla qualità della vita della persona.

  2. Problemi del sonno: l’allergia al polline può influire sulla qualità del sonno della persona, causando difficoltà a dormire o risvegli notturni.

  3. Ridotta qualità della vita: l’allergia al polline può avere un impatto significativo sulla qualità della vita della persona, interferendo con le attività quotidiane e influenzando l’umore e lo stato d’animo.

La mattina ci si alza privi di energia e concentrarsi sulle attività quotidiane diventa quasi un’impresa titanica. Questo è il motivo per cui è necessario non solo curarsi con i farmaci prescritti dal curante ma anche prevenire l’attacco allergico, rispettando alcune norme comportamentali che vedremo nei prossimi paragrafi.

effetti dell'allergia ai pollini

Sindrome orale allergica e allergia ai pollini

Un leggero formicolio alle labbra, una sensazione di prurito che investe il palato e, in alcuni casi, una piccola restrizione che sembra occludere la faringe: questi sono i sintomi della sindrome orale allergica, un disturbo che sopraggiunge dopo aver mangiato alcuni cibi e che colpisce soprattutto chi soffre di rinite allergica.

In particolare la SOA è causata da una reazione crociata tra proteine presenti negli alimenti e pollini o altre sostanze allergeniche. Alcune proteine alimentari infatti assumono una struttura simile a quella del polline, per cui una volta consumate provocano il rilascio nella bocca dei mediatori chimici di difesa prodotti dal sistema immunitario. È una vera e propria allergia crociata e limitata alla cavità orale.

Non tutti gli allergici soffrono di questa sindrome: secondo le ultime ricerche i più colpiti sarebbero gli adulti e i bambini sensibili all’ambrosia, alla betulla e al polline dell’erba.

Se soffriamo di allergie ai pollini quindi sarebbe consigliabile evitare in certi periodi una serie di alimenti specifici come:

frutta: mele, pere, albicocche, pesche, prugne, pere e ciliegie
verdura e ortaggi: finocchi, sedano, patate
soia
frutta a guscio: arachidi, noci, mandorle, nocciole.

Allergia ai pollini: i rimedi

Il trattamento con gli antistaminici e le terapie a base di corticosteroidi rappresentano le cure farmacologiche più indicate per ridurre i disturbi provocati dall’allergia ai pollini.

Queste terapie ovviamente non curano le cause ma semplicemente i sintomi.

I vaccini e le terapie immunoterapiche invece agiscono a monte perché aiutano l’organismo a sviluppare una tolleranza maggiore nei confronti dell’allergene andando a desensibilizzare la reazione del nostro sistema immunitario.

In farmacia sono presenti inoltre molti rimedi naturali per le allergie che possono coadiuvare l’azione dei farmaci, alleviando la sintomatologia classica di questo disturbo. Infine è possibile prevenire un attacco allergico adottando una serie di norme comportamentali:

• lavare frequentemente i capelli per togliere i depositi dei pollini
• evitare, se possibile, di lasciar asciugare il bucato all’aperto
• limitare, nei periodi di impollinazione, le attività esterne come sport o giardinaggio
• viaggiare con i finestrini chiusi e indossare occhiali da sole
• ventilare gli ambienti interni per almeno 10 minuti due volte al giorno
• detergere accuratamente le narici con la soluzione fisiologica
• spazzolare con cura i vestiti

Calendario dei pollini che causano allergie

Il calendario dei pollini che causano allergie può variare a seconda della posizione geografica e delle condizioni climatiche locali, ma in generale, si può considerare quanto segue:

Primavera:

  • marzo – aprile: alberi come il cipresso, l’ontano, il pioppo, il salice, la betulla e il frassino.
  • maggio – giugno: erbe come l’ortica, la graminacea e la parietaria.

Estate:

  • giugno – luglio: graminacea come il timoteo, il fieno greco e la festuca.
  • luglio – settembre: alberi come il platano e l’olmo.

Autunno:

  • settembre – ottobre: erbacce come l’ambrosia e la parietaria.

In alcune regioni, il calendario dei pollini può differire leggermente e altre piante possono causare allergie. Inoltre, le condizioni meteorologiche possono influenzare il livello di polline nell’aria, causando una maggiore esposizione ai pollini allergenici.

È importante che le persone allergiche monitorino attentamente il livello di polline nell’aria e adottino misure preventive durante i periodi in cui il livello di polline è più elevato.

 

Conclusioni

L’allergia ai pollini è un disturbo che crea numerosi disagi nella vita quotidiana. Tuttavia, una diagnosi accurata, l’utilizzo di un piano terapeutico adeguato e qualche rimedio naturale, consigliato dal proprio farmacista di fiducia, possono aiutare a gestire meglio i periodi più critici.

Scopri i nostri integratori alimentari

Picture of Dott. Giancarlo Nazzi

Dott. Giancarlo Nazzi

Laureato in Farmacia con formazione plurisettoriale ed esperienze professionali in veste di Informatore Medico-Scientifico del Farmaco e ricerche di mercato a Monza.