Il ciclo mestruale, la fertilità e il benessere psicofisico della donna sono influenzati da un delicato equilibrio ormonale, facilmente alterabile da stress, carichi di lavoro e cambiamenti fisiologici. In questo contesto, una pianta antica sta tornando al centro dell’attenzione scientifica: l’Agnocasto (Vitex agnus-castus), noto per la sua capacità di sostenere il sistema ormonale femminile in modo naturale.
🧬 Cos’è l’Agnocasto e come agisce?
L’Agnocasto è una pianta mediterranea utilizzata da secoli nella fitoterapia ginecologica. I suoi estratti influiscono sul sistema neuroendocrino, in particolare sull’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio, agendo come modulatore della secrezione ormonale.
Pur non contenendo ormoni, agisce stimolando i recettori dopaminergici a livello ipotalamico, con un effetto inibitorio sulla prolattina, un ormone chiave nella regolazione del ciclo mestruale e della fertilità.
📉 Prolattina e stress: un equilibrio fragile
La prolattina, sebbene nota soprattutto per il suo ruolo nell’allattamento, è coinvolta in molti altri processi. I livelli di prolattina aumentano non solo per motivi fisiologici, ma anche in risposta allo stress acuto o cronico, come dimostrano vari studi (Jannini et al., Neuroendocrinologia dello stress).
Cosa succede sotto stress?
- Aumenta la secrezione di prolattina, anche in modo marcato (fino a 30 ng/mL dopo esercizio fisico intenso, vedi Figura 15 del testo).
- Nella triade dell’atleta, ad esempio, lo stress da allenamento e le restrizioni caloriche croniche portano a iperprolattinemia, disfunzioni ovariche, amenorrea e osteoporosi.
- Nelle donne cronicamente stressate o depresse, il ritmo circadiano della prolattina è alterato e il rilascio ormonale compromesso.
🌿 Agnocasto e benessere femminile
L’agnocasto è indicato come supporto nei seguenti casi:
- Sindrome premestruale (PMS) con tensione mammaria, irritabilità, gonfiore, emicrania
- Cicli irregolari o assenti (amenorrea)
- Perimenopausa con sbalzi ormonali, vampate, insonnia
- Sostegno alla fertilità in caso di lieve iperprolattinemia non patologica
📚 Cosa dice la letteratura scientifica?
- Una revisione pubblicata su Phytomedicine (2020) conferma che l’agnocasto è efficace nel ridurre i sintomi della PMS grazie alla regolazione della prolattina.
- Altri studi (es. Journal of Herbal Medicine, 2022) dimostrano miglioramenti nei sintomi vasomotori della menopausa.
- Il meccanismo d’azione si fonda sull’attività dopaminergica, che inibisce il rilascio eccessivo di prolattina, contribuendo così al riequilibrio dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio.
✅ Quando prenderlo?
L’agnocasto può essere assunto sotto forma di estratto secco titolato (standardizzato in agnuside), per cicli di 2–3 mesi, idealmente sotto consiglio medico. È generalmente ben tollerato, ma va evitato in gravidanza, allattamento, o in associazione con farmaci dopaminergici o ormonali.
Il corpo femminile è un sistema straordinariamente complesso e sensibile agli stimoli esterni. Lo stress, se prolungato, può compromettere la salute ormonale, ma esistono soluzioni naturali e scientificamente fondate per accompagnare il corpo nei suoi cambiamenti.
L’Agnocasto si presenta come un valido supporto per riequilibrare in modo delicato e naturale i ritmi ormonali alterati, contribuendo al benessere generale della donna.
📌 Consulta sempre il tuo medico o ginecologo prima di iniziare qualsiasi integrazione.
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