Disturbo bipolare: quali sono i sintomi e come può essere curato?

Il disturbo bipolare è un disturbo dell’umore che può avere forti conseguenze sulla vita quotidiana di una persona e influenzare le relazioni, il lavoro e le abitudini.

Oggi vedremo insieme qual è il significato del disturbo bipolare e da quali fattori è generato, oltre che capire i sintomi da riconoscere e le cure da seguire.

Indice dei Contenuti

Che cos'è il disturbo bipolare?

Il disturbo bipolare, o depressione bipolare, è chiamato così perché comprende due poli opposti: la depressione e la mania.

Due estremi che si alternano più o meno frequentemente. Alcune persone li sperimentano poche volte nella loro vita, altre invece li vivono più volte all’anno.

Esistono principalmente due tipi di disturbo bipolare:

Il disturbo bipolare di tipo 1 viene diagnosticato quando si è verificato almeno un episodio maniacale completo. 

Il disturbo bipolare di tipo 2 invece viene diagnosticato quando sono accaduti almeno un episodio depressivo maggiore e uno maniacale grave (ipomania).

Esistono poi disturbi più lievi che non presentano queste caratteristiche e che vengono riconosciuti come disturbi ciclotimici.

Ovviamente la diagnosi è effettuata da un medico che valuta i comportamenti, chiede informazioni sui familiari e può richiedere anche esami di sangue e urina per individuare specifici disturbi.

Le cause della depressione bipolare

Le depressione bipolare può avere diverse cause, quella più conosciuta riguarda i geni. Gli studi hanno infatti suggerito l’esistenza di una predisposizione genetica: è più probabile sviluppare il disturbo bipolare se in famiglia è presente almeno un familiare con questa patologia.

Questo è il motivo per cui in fase di diagnosi il medico controlla se si sono verificati episodi simili in famiglia.

Ma il disturbo bipolare può derivare anche dallo stress. Un episodio traumatizzante che ha segnato la vita di una persona o lunghi periodi stressanti potrebbero portare a questo disturbo.

Altre origini possono essere l’abuso di sostanze o l’assunzione di specifici farmaci come gli antidepressivi.

Che sintomi ha chi è bipolare?

Esistono 3 fasi che fanno parte del disturbo bipolare e ognuna ha i propri sintomi a cui prestare molta attenzione. Alcune volte il passaggio da una fase all’altra può essere lento e graduale, altre volte invece è brusco e improvviso.

Fase maniacale

In questa fase la persona si sente piena di energie, euforica e molto sicura di sé. Questa sicurezza può sfociare anche in deliri di onnipotenza in cui tutto diventa possibile. Come immagini, si possono quindi commettere delle azioni pericolose per sé stessi e gli altri senza pensare alle conseguenze.

I pensieri scorrono veloci, tanto che non si riesce più a starci dietro e lo stesso accade con le parole. 

La persona comincia a passare da un’attività all’altra in modo frenetico, lasciando incompleta quella precedente. Dorme poco, parla più del solito e potrebbe anche iniziare ad agire e vestirsi in modo stravagante.

In alcuni casi potrebbe provare la sensazione di aver subito un’ingiustizia e quindi diventare più irritabile e rabbiosa.

Le persone vicine non riescono più a riconoscere il soggetto perché è cambiato in modo radicale, mentre lui potrebbe sentire di non esser mai stato meglio di così.

Fase depressiva

Questa fase è opposta a quella precedente perché la persona si sente eccessivamente triste, dorme molto e perde interesse per ogni attività.

Potrebbe perdere l’appetito e il peso potrebbe diminuire.

Ci si sente svuotati, senza forze e affaticati. Anche in questo caso si fa difficoltà a concentrarsi o a prendere decisioni.

Nei casi più gravi il paziente potrebbe anche tentare il suicidio o compiere atti autolesionistici.

Fase mista

Durante la fase mista la persona ha sintomi sia depressivi sia maniacali

Per esempio, va a letto depressa e si sveglia presto piena di energie. In un momento di esaltazione inizia improvvisamente a piangere o sente i pensieri correre velocemente anche nella fase di depressione.

giovane depresso

Come curare la depressione bipolare

La cura del disturbo bipolare cerca principalmente di stabilizzare il tono dell’umore del paziente e il primo passo è la terapia farmacologica, accompagnata da una psicoterapia attenta.

Terapia farmacologica

La terapia deve essere prescritta dal medico e monitorata in modo costante per essere aggiustata in ogni momento.

Tra i vari farmaci, ne esiste uno che svolge un ruolo centrale: il litio, un metallo cruciale nella medicina moderna, specialmente nel trattamento dei disturbi mentali.

Il litio può ridurre i sintomi ed evitare i cambiamenti d’umore. Visto che richiede più giorni per avere effetto, viene spesso somministrato un farmaco dall’effetto più rapido per controllare le attività frenetiche.

Ovviamente può avere degli effetti collaterali ma sono generalmente temporanei e possono essere ridotti dal medico aggiustando il dosaggio. 

Ci sono poi gli antidepressivi, usati nelle fasi depressive della cura e gli antipsicotici che invece sono adatti nel trattamento della fase acuta.

Psicoterapia

La psicoterapia viene spesso consigliata per aiutare la persona a seguire la terapia farmacologica. È importante che il paziente mantenga la motivazione e continui ad assumere i farmaci con regolarità.

In più, lo psicoterapeuta aiuta il soggetto a riconoscere i sintomi iniziali delle due fasi. In questo modo la persona potrà prepararsi e agire nel modo migliore per impedire che la situazione peggiori.

Grazie a un professionista il paziente imparerà ad affrontare le difficoltà di tutti i giorni, modificare i propri stili di pensiero disfunzionali e gestire le emozioni come la rabbia. 

La psicoterapia si concentra quindi anche sull’educare il paziente, capire quali sono le conseguenze delle proprie azioni e imparare a convivere con il disturbo.

Oltre alla psicoterapia individuale in cui il soggetto viene aiutato singolarmente dal medico, esiste anche la terapia di gruppo nella quale vengono coinvolti anche il/la partner e/o i familiari per capire il disturbo bipolare e i suoi effetti.

Ci sono poi anche i gruppi di sostegno che possono fornire uno spazio di dibattito in cui la persona può condividere le sue esperienze e sentimenti.

Nei casi più gravi però queste soluzioni non bastano e diventa necessario il ricoveroAnche se la depressione è meno grave, il paziente potrebbe essere ricoverato in ospedale se ha tendenze suicide, tenta di far del male a sé stesso o agli altri, oppure ha altri problemi gravi come dipendenza da alcol o altre sostanze.

In conclusione

La depressione bipolare è un disturbo che durerà per tutta la vita della persona. 

È essenziale tenerla sotto controllo e capire come gestirla per evitare che influenzi in modo negativo i diversi aspetti della quotidianità, dal lavoro alle relazioni.

Ora sai cos’è il disturbo bipolare, quali sono i suoi sintomi e le cause. Come abbiamo visto insieme esistono cure create apposta per aiutare i pazienti e accompagnarli in questo percorso senza lasciarli da soli.

Ricorda di consultare un medico per ogni dubbio e domanda.

 

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Dott. Giancarlo Nazzi

Laureato in Farmacia con formazione plurisettoriale ed esperienze professionali in veste di Informatore Medico-Scientifico del Farmaco e ricerche di mercato a Monza.